Regia: David O. Russel
Sceneggiatura: Eric Singer, David O. Russel
Anno: 2013
Durata: 138’
Nazione: USA
Fotografia: Linus Sandgren
Montaggio: Alan Baumgarten, Jay Cassidy, Crispin Struthers
Scenografia: Jesse Rosenthal
Costumi: Michael Wikinson
Colonna sonora: Danny Elfman
Interpreti: Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Jeremy Renner, Michael Pena, Robert De Niro (non accreditato)
TRAMA
Un sedicente truffatore viene coinvolto in un affare più grande di lui che lo porterà a riflettere sulla propria vita.
RECENSIONE
Il sottotitolo del film – “L’apparenza inganna” – non potevo meglio riassumere il senso di un film di grandi aspettative, ma mendace nella sostanza. La pellicola ha tutti gli accessori giusti: un grande attore che trasforma il suo corpo di film in film, un’ambientazione molto cool, dei costumi fantastici è una serie di altri grandi attori pluripremiati e con nomi di richiamo. Qui risiede il peccato originale del film: avere tanto materiale e tanta carne da mettere al fuoco, ma bruciarla con una trama e delle caratterizzazioni dei personaggi poco curate.
Abbiamo un infallibile truffatore che sa come manipolare tutti quelli che ha accanto, tranne la moglie, nonostante essa abbia dei difetti talmente evidenti e irritanti che anche uno con poche risorse saprebbe come divincolarsi da lei senza farsi mangiare dal senso di colpa. Abbiamo una truffa fatta per catturare grandi politici con le mani in pasta (ma siamo sicuri? Si parla in slang di “pezzi grossi” ammiccando allo spettatore) che un detective decide di mettere in piedi senza un vero obiettivo ma continuando nel corso del film a dire “aspettiamo” per capire cosa succederà.
Lui stesso verrà poi messo incredibilmente da parte. In ultimo, abbiamo un finale che cerca di chiudere la storia in maniera semplicistica e risolvendo problemi e le situazioni difficoltose in poche scene. Ci sono quindi motivi per vedere questo film, ma quello principale purtroppo non c’è: manca una bella storia. Puntare sui orpelli forse ti porta a fare cassa e richiama anche i grandi numeri ma non si può mettere la trama a parte. Sintetizzando:”are you serious? Try again please”.
Voto 4
Daniele Somenzi
1 commento su “AMERICAN HUSTLE”